Sacro al Femminile, 12 maggio 2018

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foto D. Cremonesi

I brani:

 

 

01. Salve Regina
Gregoriano

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02. Salve Regina
Giovanni Pierluigi da Palestrina
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03. Laude alla vergine Maria
Giuseppe Verdi
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04. Ave Regina
Giovanni Legrenzi
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05. Ave Regina
Alessandro Stradella

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06. Regina caeli
Gregoriano
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07. dall'oratorio La Regina delle Alpi Coro delle figlie di Maria
Pietro Magri

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08. Benedicamus Domino
Brand Prinz

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09. Veni Domine
Felix Mendelssohn
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10. Laudate Pueri
Felix Mendelssohn
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11. Dominica II post Pascha 1
Felix Mendelssohn
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12. Dominica II post Pascha 2
Felix Mendelssohn
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13. Dominica II post Pascha 3
Felix Mendelssohn
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14. Osanna Deo
USA
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Sabato 26 maggio: un'orchestra in Basilica!

Il progetto “Sistema Orchestra”, nasce da un accordo di rete tra l'Amministrazione Comunale di Cernusco sul Naviglio, le Scuola cittadine ed altri enti. Il progetto si ricollega all’esperienza, avviata nel 2011, con la realizzazione del “Sistema e Orchestra e Cori Giovanili e Infantili in Italia” su ispirazione di “El Sistema”, iniziato nel 1975 in Venezuela dal maestro Josè Antonio Abreu, che coinvolge giovani di ogni provenienza sociale, anche con disabilità.

Il fondatore, José Antonio Abreu, è morto lo scorso marzo. Si tratta di una personalità importante per il Venezuela, tanto che mons. Giordano (nunzio apostolico) ai funerali di Abreu, ebbe modo di dichiarare che “attraverso la sua musica, un raggio di speranza. Oggi siamo qui per ringraziare il Padre dei cieli per il dono che ha dato al Venezuela e al mondo attraverso il nostro amato maestro José Antonio Abreu. È la gratitudine della sua famiglia, è soprattutto il grazie di migliaia e migliaia di bambini e giovani che, grazie al maestro, hanno compiuto un percorso di arte, di bellezza, di libertà. È il grazie delle tante persone che in Venezuela e nel mondo, attraverso la sua musica, hanno ricevuto un raggio di speranza per vivere”.

Citando l’omelia di Papa Francesco per la messa delle Palme, mons. Giordano ha indicato una “sintonia tra le parole del Papa e l’opera del nostro maestro Abreu”, rintracciata nel fatto che il maestro “ha dedicato la sua vita affinché i giovani non rimangano in silenzio, affinché i giovani con l’arte possano scoprire la via della risurrezione, della vita, della gioia, in modo che possano scrivere nuove pagine nella storia” e ha “testimoniato con la sua vita la parola di Dio che ci apre alla speranza in mezzo a tutti i messaggi di morte”. “Grazie maestro Abreo, ti vogliamo molto bene”, ha concluso il nunzio. Un applauso di 12 minuti ha accompagnato la bara che usciva dalla sala avvolta nella bandiera del Venezuela e accompagnata dalle note dell’inno nazionale. José Antonio Abreu era morto a Caracas il 24 marzo, all’età di 78 anni.

A settembre ritorna...

locandina

inAgroViaggia: soddisfatti!

Settembre non è il mese per i viaggi culturali? Sfatato il luogo comune: il viaggio organizzato a San Benedetto Po ci ha proprio soddisfatti.

Abbiamo conosciuto una storia e una realtà molto importante per la Storia d'Italia e d'Europa, un luogo cruciale per il destino di tante comunità. Ci ha aiutato a entrare nel vivo della conoscenza, una realtà locale associata particolarmente attiva nella valorizzazione di un bene così importante. Possiamo solo imparare...

E intanto i partecipanti si sono detti soddisfatti: impeccabile il servizio dell'Agenzia Viaggi alla quale abbiamo chiesto di organizzare questo viaggio per noi. Attento e premuroso l'impegno dei membri del Direttivo che ha reso possibile anche questa piccola, ma importante avventura culturale. Abbiamo incontrato persone che come noi hanno a cuore le proprie radici e che, fattivamente e non solo a parole, cercano di conoscere e di far conoscere questa ricchezza. E non guasta nemmeno ricordare che in terra mantovana abbiamo anche potuto gustare un pranzo degno.

Grazie a tutti i partecipanti!

   
     
     

Una Mostra spettacolare: Un bene prezioso, un bene comune!

Realizzata per celebrare i vent'anni dalla dedicazione della Basilica di Santa Maria in Calvenzano. Un bene prezioso che ha attraversato il millennio scorso, prolungando il valore dell'arte e della spiritualità cluniacense oltre i diversi momenti della Storia. Un bene che si è scontrato con un lungo periodo di decadenza, per essere riscoperto e restituito all'uso liturgico, tornando oggi a splendere grazie a grandi opere di restauro. Il Cardinale Carlo Maria Martini fu colui che di più credette nel valore di questa riscoperta e, accogliendo le reiterate richieste di don Carlo Grammatica, parroco dell’epoca, e dei fedeli, incaricò poi don Angelo Zardoni di supervisionare il restauro.

Una mostra "diffusa": quattro installazioni ai crocicchi del paese e un'installazione in basilica.

L’esibizione completa si compone di dodici pannelli, il cui allestimento è stato realizzato grazie a Intea srl. Le immagini provengono dal primo Novecento e dalla fine del secolo scorso, ai tempi degli ultimi due restauri. Spiccano gli esterni e il degrado degli interni, l'affresco e il portale, le tramezze e l'altare, a rappresentare un patrimonio culturale che vorremmo sempre più  conosciuto e condiviso.

Incaricata dalla Parrocchia, l'associazione culturale inAgro Calventiano ha accolto con entusiasmo il compito di realizzare la Mostra

La raccolta delle immagini proviene daI lavoro di ricerca delle architette Rossana Beghi, Alessandra Bracchi e Laura Robbiati. La raccolta di fotografie, la maggior parte scattate da loro stesse, in parte acquisite dall'architetto Sala e altre ancora riprese dal Civico Archivio Fotografico di Milano, è infine stata repertata, archiviata e adeguatamente ripresa attraverso un lavoro di digitalizzazione ed è offerta oggi, e nei prossimi tempi, alla memoria di ciascuno per alimentare il bene comune.

   
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