inAgroCalventiano nasce...
... nel 2007, dalla Corale “Laudate Dominum”, come organizzazione non lucrativa di utilità sociale, con lo scopo di riunire persone ed enti che intendono operare in campo culturale, artistico e della valorizzazione del territorio, per promuovere e valorizzare il patrimonio rappresentato dalla Basilica di Santa Maria in Calvenzano a Vizzolo Predabissi. Dal 2009 l'associazione aderisce alla FESC (Federazione europea dei siti cluniacensi), con sede a Cluny in Borgogna.
Assunzione della Vergine, pala d'altare
Autore: Procaccini, Giulio Cesare (maniera) (1574-1625), esecutore; già presso la basilica di Santa Maria in Calvenzano, attuale proprietà della Quadreria dell'Ospedale Predabissi di Vizzolo visibile nella cappella dell'Ospedale.
Perché questo nome? Secondo gli studi dello storico settecentesco Lodovico Antonio Muratori, ripresi un secolo più tardi da Mons. Luigi Biraghi, rettore del Seminario Teologico di Milano e dottore dell'Ambrosiana, “in agro Calventiano” sarebbe stato il luogo della Lombardia dove il filosofo martire cattolico San Severino Boezio era stato tenuto prigioniero e poi ucciso, come citato dalla cronaca altomedievale conosciuta come Anonimo Valesiano. Per il Biraghi quel luogo era proprio il nostro Calvenzano, anche se altri studiosi lo situavano altrove. I recenti restauri della Basilica, rimettono in gioco la possibilità di riprendere l’ipotesi, sostenuta anche dal Card. Schuster nel 1947, quando ha voluto apporre sul fianco della Basilica una lapide che ricordava la prigionia e la morte di Severino Boezio “in agro Calventiano” appunto.