Ma... cos'è un "sito cluniacense"?

Riprendendo quanto definito dalla Federazione dei Siti Cluniacensi, di cui anche Santa Maria in Calvenzano è parte, la questione complessa di una definizione di un "sito" come "cluniacense", nasce con la Federazione stessa e probabilmente per molto tempo ancora non potrà essere risolta definitivamente!

La Federazione ha fornito nel tempo le risposte che le sono servite a delinerarne l'identità, risposte convalidate dal suo Comitato Scientifico; queste risposte le consenteno di indicare quella che chiamiamo "rete cluniacense", comprendente anche siti non strettamente di ispirazione monastica. Potrà sembrar strano, ma sotto la denominazione di "sito cluniacense" non ci sono infatti solo abbazie!

 
Ma... quanti sono in tutta Europa questi "siti"?

Un'analisi storica è davvero difficile: alcuni storici indicano in 700 il numero di siti alle dipendenze monastiche di Cluny, ma se allarghiamo l'arco temporale arriviamo a 1.400 o 1.500! Tutto dipende pertanto dal periodo storico preso in considerazione, ma anche dalla natura del sito in questione: si tratta di una creazione di Cluny? Di un monastero "riformato" passato a Cluny? O di un'abbazia precedente che si unisce? Tante sono state le modalità di "adesione" a Cluny!

 
Dunque "cluniacense" significherebbe...

La "rete cluniacense" non si limita dunque solo ai monasteri. Essa comprende luoghi nei quali si canta la lode di Dio, come le abbazie e i priorati, ma anche le parrocchie, così come i siti dedicati alla fornitura di beni di sostentamento dei monaci e la gestione di tutte le terre a loro date... La rete storica di Cluny consiste quindi di una serie di terreni e proprietà con funzioni diverse tra loro; con ruoli certamente religiosi, ma anche politici ed economici. Queste differenze rendono quindi difficile determinare il numero esatto di siti legati a Cluny. Quel che certamente sappiamo è che troviamo questi siti in tutta l'Europa occidentale: Francia, Spagna, Italia, Svizzera, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Belgio!

E i siti dell'attuale Federazione dei siti Cluniacensi?

La Federazione chiama "sito cluniacense", un complesso di edifici - o ciò che ne resta oggi - legati alll'Abbazia di Cluny dal X al XVIII secolo. Questa definizione permette di considerare come sito cluniacense:

  • I monasteri fondati da Cluny
  • I monasteri riformati da Cluny (abbazie di Cluny fondate prima e assegnate ad essa per la riforma del loro stile di vita monastico)
  • I monasteri che hanno intrattenuto stretti legami con Cluny
  • I cosiddetti "decanati", centri nevralgici al centro del sistema feudale stabilito da Cluny
  • Residenze particolari
  • Feudi e signorie dell'Abbazia di Cluny
  • Villaggi, monumenti e luoghi che trattengono in senso lato una memoria cluniacense

Il riconoscimento della rete dei siti di Cluny quale Grande Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa

Gli "itinerari culturali" illustrano i valori fondamentali del Consiglio d'Europa: diritti umani, democrazia culturale, diversità culturale europea e identità, di scambio reciproco e di arricchimento di là dei confini e dei secoli.
La rete dei siti di Cluny ha ricevuto questa dichiarazione nel Maggio del 2005.
Questo programma è nato nel 1987, da una semplice idea: dimostrare in modo visibile e il viaggio attraverso lo spazio e il tempo, come l'eredità dei diversi paesi d'Europa come un patrimonio culturale comune a tutti.
Il primo percorso è noto a tutti: la strada per San Giacomo di Compostela, il famosissimo "cammino": la prima fonte di ispirazione, prima di diventare il riferimento per lo sviluppo di azioni future.

I principali obiettivi del programma europeo sono:

  • promuovere la consapevolezza di un'identità culturale europea e della cittadinanza europea, sulla base di un insieme di valori comuni incarnata intorno itinerari culturali che ripercorrono la storia delle influenze, scambi e gli sviluppi delle culture in Europa
  • promuovere il dialogo interculturale e interreligioso attraverso una migliore comprensione della storia europea
  • tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale come un fattore di miglioramento della qualità della vita e come fonte di sociale, economico e culturale
  • privilegiando un turismo culturale in una prospettiva di sviluppo sostenibile

Nel marzo 2005, a nome della Federazione, Robert De Backer, Vice Presidente, e Christopher Voros, direttore, presentano al Comitato del Consiglio degli itinerari culturali, a Strasburgo, la richiesta per l'ottenimento di una menzione per Cluny. Il comitato direttivo raccomanda che, sulla scia di integrazione, Cluny sia inserito nel programma europeo di itinerari culturali e offre allo stesso tempo l'assegnazione di una dichiarazione distintivo: Grande Itinerario Culturale!
Tale raccomandazioni sarà seguita positivamente dall'Ufficio del Comitato direttivo per la cultura del Consiglio d'Europa, un paio di settimane più tardi, e nel maggio 2005, la menzione di Grande Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa, è attribuito alla rete di siti Cluny, prima influenza monastica da riconoscere in Europa!
Un anno dopo, il 16 giugno 2006, il riconoscimento viene assegnato, nella Abbazia di Cluny, al signor Michel Gaudard - Presidente della Federazione - a Gabriella Battaini Dragoni - Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Cultura e Patrimonio del Consiglio d'Europa - nel corso di una speciale cerimonia.

24 giugno 2016 - Assemblea FESC in Spagna!

Carrión de los Condes accoglierà l’assemblea annuale della Federazione Europea dei Siti Cluniacensi il 24 giugno prossimo. In questa occasione viene proposto in anteprima agli aderenti alla Federazione un programma eccezionale di più giorni, in modo che possano approfittarne per scoprire l’eredità cluniacense in  Spagna...
Siti notevoli, nel cuore della Comunità autonoma di Castiglia e Leon, che hanno di che sorprenderci e molto da insegnarci!

 

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La grande famiglia delle bannières

 

Il Progetto “Bannières brodées pour Gigny, Baume, Cluny...” è cominciato nel 2009-2010 e la famiglia delle bannières si è molto ingrandita!
L'iniziativa promossa da Martine Prenot-Guinard punta a esporre insieme il maggior numero di bannières possibile. L'esposizione avrà luogo a Pontarlier (Francia) nel Dipartimento del Doubs, Regione Borgogna-Franca Contea, dal 24 al 30 ottobre 2016.
Questa sarà anche l'occasione per pubblicizzare il nostro sito, insieme a quelli piemontesi che, a loro volta, hanno “brodé” delle “bannières”.

Volete vedere la nostra “bannière brodée” di Vizzolo, senza spostarvi fino in Francia?

Sarà esposta in occasione della Festa patronale del 9 ottobre 2016!

Posa di un'altra "Plaque Rosace" italiana: questa volta Arlate-Calco!

Sabato 11 luglio un'altra "Plaque Rosace" è apparsa sulle mura di un' antica chiesa lombarda: l'ex monastero femminile dei Ss.Gottardo e Colombano ad Arlate, frazione del comune lecchese di Calco. In questo modo il simbolo ufficiale di Cluny (la "Rosace" a dieci petali) imprime il suo marchio anche in questo angolo di terra lombarda fra l'Adda, l'alta pianura e le Prealpi. Il monastero di San Colombano e Gottardo ad Arlate ha una particolarità, all'interno della galassia cluniacense italiana: è sempre attestato come femminile. Almeno da quando esistono documenti storici chiari in merito (1311). Il convento risulta prima di obbedienza a  Cluny, poi delle Canoniche Lateranensi dell'Annunciata a Milano.

Ricordiamo agli appassionati che ci seguono sui siti internet della Federazione Europea dei siti cluniacensi, dell'associazione culturale "In Agro Calventiano" e delle altre località che valorizzano le radici medievali nella "ecclesia" di Cluny, che l'Itinerario cluniacense della Lombardia comprende attualmente i comuni sotto indicati. A questi si aggiungono tre siti in Piemonte: Castelletto Cervo (Bl), Ghemme (No), Carpignano Sesia (No).

Il meeting dell'11 luglio a Calco/Arlate è stato occasione, per il circuito dei siti cluniacensi italiani, di riflessione sul prossimo passo da compiere a dieci anni, quasi, dalla nascita dell'Itinerario cluniacense lombardo/piemontese: uno dei grandi itinerari culturali ricosciuti dal Consiglio d'Europa (il titolo di "grande itinerario culturale" è stato confermato l'anno scorso, nda). Un'idea emersa fra i nostri siti è quella di costruire una "Giornata cluniacense italiana" sul modello
di quanto fanno alcune località gemellate in Francia. Altro percorso possibile è un sito internet/social unitario per la "nostra" Cluny, cioè per le testimonianze d'arte e storia (notevoli) che abbiamo soprattutto in quella che i nostri avi chiamavano "Langobardia", cioè Piemonte, Liguria, Lombardia e parte dell'Emilia attuali. Il municipio di Vizzolo Predabissi, cioè l'amministrazione pubblica vizzolese, è stato nominato per un anno coordinatore del circuito cluniacense d'Italia.